Il codice deontologico del medico è ispirato da ragioni etiche, professionali e pratiche ed obbligano i “dottori” a tenere un comportamento legato ai principi di umanità, solidarietà e sussidiarietà.
Questo sistema di regole rappresenta un obbligo morale/legale, il cui mancato rispetto porta a sanzioni o addirittura cancellazioni dagli albi professionali.
I principi generali
Il codice deontologico del Medico del Lavoro delinea dei comportamenti generali e specifici da tenere nelle svariate situazioni possibili nelle quali un medico potrebbe trovarsi.
È un documento al quale il medico del lavoro deve prestare il suo giuramento ed in quanto tale è vincolante per tutti.
All’interno vi sono i doveri e le competenze in continuo aggiornamento che il medico deve avere.
Il codice deontologico del Medico parte con tutta una serie di assiomi che spronano il professionista a basare la sua attività quotidiana su valori etici che riguardano il rapporto con il paziente, l’attenzione nei confronti della propria formazione (Educazione Continua in Medicina) e sui doveri di comunicazione, consenso e dissenso.
Questi elementi vengono specificati anche per il ruolo di “fiducia” che i medici hanno nei confronti dei propri pazienti e sono altrettanto importanti rispetto alle competenze e know-how acquisiti con lo studio o l’esercizio della professione.
La parte centrale del codice deontologico tratta norme di comportamento sugli argomenti più delicati quali per esempio quelli inerenti la ricerca scientifica, il prelievo di organi, il supporto morale, la sessualità, ecc.
L’ultima parte esplicita i comportamenti riguardanti gli onorari, i rapporti con i colleghi e con i professionisti della sanità appartenenti agli altri ordini professionali.
E poi c’è il giuramento, attraverso il quale il medico accetta il codice deontologico.
Codice deontologico del Medico del Lavoro: applicazione pratica
Cosa significa applicare nella pratica il codice deontologico del Medico del Lavoro?
Il medico competente del Lavoro deve ispirarsi nella sua professione oltre che alle proprie convinzioni, anche al codice ICOH.
Tuttavia, come medico, deve anche osservare il Codice di Deontologia Medica.
Tali codici rispondono agli stessi obiettivi, ma in alcuni punti si discostano per la specificità delle attività da svolgere da parte di colui che si occupa di Medicina del Lavoro.
Questo perché il Medico del Lavoro, oltre che essere un vero e proprio “dottore”, deve possedere una capacità di interpretazione e valutazione dei propri giudizi professionali anche in considerazione delle esigenze lavorative all’interno dell’impresa.
Le sue competenze, quindi, devono spaziare fra ambiti svariati che uniscano le dinamiche tipiche del lavoro a quelle deontologiche del medico.
Le condizioni specifiche del medico del lavoro
Facciamo una premessa…
In primo luogo, spieghiamo le motivazioni adottate dalla ICOH (International commission on occupational health) per adottare un codice internazionale di etica per gli operatori di medicina del lavoro (OML).
1 – Complessità dei rapporti da tenere in considerazione
Il medico competente del lavoro deve essere consapevole della complessità e della possibile conflittualità delle responsabilità degli addetti alla salute con il mondo che circonda l’azienda.
Infatti, gli “stakeholders” aziendali, interni ed esterni, sono molteplici ed ognuno con una propria regolamentazione o necessità.
Oltre che con i responsabili aziendali, il medico responsabile della sorveglianza sanitaria ha a che fare anche con le necessità degli enti di previdenza sociale, dei lavoratori, dell’autorità giudiziaria, delle associazioni di categoria e degli imprenditori.
In pratica, il Medico Competente del Lavoro è sì un professionista medico, ma è anche un dipendente o collaboratore di aziende ed istituzioni nell’espletamento delle sue competenze.
2 – Numero crescente di professionisti medici competenti del lavoro
Altra ragione per cui è ritenuto importante creare un codice deontologico del medico del lavoro riguarda il crescente numero di professionisti nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro in seguito all’istituzione, obbligatoria o volontaria, dei servizi di medicina del lavoro.
3 – Multidisciplinarietà della Medicina del Lavoro
Non dimentichiamo inoltre l’emergente sviluppo di un approccio multidisciplinare nella medicina del lavoro, che si traduce in un coinvolgimento nei servizi di medicina del lavoro di specialisti afferenti a professioni diverse.
Questo codice di etica professionale (ICOH), quindi, rappresenta un tentativo di tradurre in termini di condotta professionale i valori e i principi etici di medicina del lavoro.
Il suo scopo è quello di fornire delle indicazioni a tutti gli addetti del settore e stabilire un livello di riferimento sulla base del quale sia possibile valutare le loro attività.
Più che un riferimento normativo, è un punto di riferimento valoriale e comportamentale che si integra con il Codice Deontologico del Medico, il quale rimane l’unico riferimento legalmente riconosciuto.
Conoscenza e competenza del medico del lavoro
I medici competenti del lavoro avranno anche l’onere di tenersi informati sul ciclo produttivo e sull’ambiente di lavoro, cercando di stare al passo con le evoluzioni che l’azienda vorrà cogliere nel mercato per crescere e svilupparsi.
Oltre a migliorare le proprie competenze in campo medico e scientifico, dovrà quindi aggiornare le proprie conoscenze sui fattori di rischio professionali e sulle misure più efficaci per eliminare o ridurre i relativi rischi rispetto a cambiamenti nella modalità di produzione e/o erogazione dei servizi dell’impresa.
Questo rende la medicina del lavoro assai ampia, spaziando dalla prevenzione agli infortuni sul lavoro, dall’organizzazione aziendale alla privacy, dalla tutela legale alla formazione professionale.
Programmazione del lavoro
Nella professione di medico del lavoro una parte rilevante riguarda la programmazione del lavoro e dei lavori.
Con questo concetto intendiamo che il medico dovrà saper conciliare il proprio piano di sorveglianza con il piano organizzativo aziendale e non dovrà creare “intralci” al prosieguo della vita economica dell’impresa.
Inoltre i medici del lavoro dovranno informare la direzione ed i lavoratori di eventuali fattori che potrebbero rivelarsi dannosi per la loro salute.
La valutazione dei fattori di rischio professionali dovrà portare all’attuazione di una strategia per la sicurezza e la salute sul lavoro e di un programma di prevenzione adeguato ai bisogni dell’impresa e del luogo di lavoro.
La qualità ed efficacia dei programmi di salute occupazionale dovranno essere soggetti puntualmente a verifiche d’efficacia per garantire un miglioramento continuo.
Compiti di prevenzione e di verifica delle misure attuate
Prevenzione
Merita particolare attenzione la rapida applicazione di misure di prevenzione semplici che siano tecnicamente valide e di facile applicazione.
Lo scopo è quello di tutelare e proteggere i lavoratori per garantirne l’incolumità e la sicurezza. La prevenzione diventa perciò la migliore arma a disposizione.
Valutazioni successive dovranno verificarne l’efficacia e in caso contrario si dovrà trovare una soluzione più consona.
Verifica delle misure attuate
I medici del lavoro dovranno esprimere per iscritto in modo chiaro e con la massima urgenza la loro preoccupazione al dirigente responsabile, in caso di rifiuto o di mancanza di volontà di provvedere adeguatamente a rimuovere un rischio eccessivo.
Se la situazione dovesse diventare manifestamente pericolosa per la salute o la sicurezza sul luogo di lavoro, il Medico competente sottolineerà la necessità di tenere in dovuto conto le conoscenze scientifiche e di applicare in modo corretto gli standard sanitari necessari.
Si tratta di fornire, alla dirigenza aziendale, tutte le precauzioni da prendere, ivi compresi i limiti di esposizione (in termini temporali) e richiamando il datore di lavoro ai suoi obblighi nell’applicazione della legge e dei regolamenti in difesa della salute dei propri dipendenti.
I lavoratori interessati e i loro rappresentanti nell’impresa dovranno essere informati e, ove necessario, si dovranno avviare contatti con l’autorità competente.
Il segreto industriale e la sorveglianza sanitaria
I medici saranno tenuti a non rivelare segreti industriali o commerciali dei quali vengano a conoscenza nell’esercizio della loro attività.
Sorveglianza sanitaria
Gli obiettivi di medicina del lavoro, i metodi e le procedure di sorveglianza sanitaria dovranno essere definiti con chiarezza, dando priorità all’adattamento del luogo di lavoro al lavoratore, che dovrà essere informato a questo riguardo.
Tutela della comunità e dell’ambiente
I medici del lavoro operano all’interno di un contesto ampio che riguarda anche alla comunità circostante e la necessaria tutela dell’ambiente.
Pertanto la valutazione del medico dovrà tenere in considerazione anche il loro ruolo nel tutelare la comunità e l’ambiente.
Monitoraggio biologico ed esami
Si dovranno prevedere esami biologici ed altri accertamenti sulla base della loro validità e rilevanza nel proteggere la salute del lavoratore interessato, tenendo in dovuto conto la loro sensibilità, la loro specificità ed il loro valore predittivo.
Ove possibile, verranno preferiti i metodi non invasivi e gli accertamenti che non comportino alcun rischio per la salute del lavoratore interessato.
La promozione della salute
Il medico competente del lavoro non dovrà limitarsi alle sole cartelle sanitarie individuali, ma, per quanto possibile, dovrà realizzare o partecipare a veri e propri programmi di educazione sanitaria, di promozione della salute, di screening sanitario (come la visita medica lavoro) e di sanità pubblica.
Dovranno coinvolgere appieno nella programmazione ed attuazione degli stessi, sia i datori di lavoro che i lavoratori.
Essi dovranno inoltre tutelare la riservatezza delle cartelle sanitarie personali dei lavoratori e prevenirne il loro uso scorretto.
Nel promuovere la salute nei luoghi di lavoro avranno anche il compito di fornire suggerimenti operativi ed applicazioni pratiche.
Conclusioni
Il Codice Deontologico del Medico del Lavoro, naturalmente, è molto più ampio ed articolato.
Il nostro obiettivo è quello di stimolare all’approfondimento per cercare di arrivare a soluzioni pratiche che si concilino con i suddetti valori.
I “dottori del lavoro” sono obbligati a seguire i principi del Codice Deontologico del Medico del Lavoro, anche se questo a volte potrebbe comportare seguire un interesse diverso rispetto a quello dell’azienda.
Nello stesso tempo, ed è un dettato del codice, il medico dovrà cercare di armonizzare la doverosa sorveglianza sanitaria con le esigenze di business dell’impresa.
A voi sembra un lavoro facile?
Autore
dott. Simone Pratò
Specialista in medicina del lavoro - Specialista in geriatriaYour page rank:
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