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Visita medica lavoro: in cosa consiste? Quali differenze con una visita medica del medico di base? Quali implicazioni e risultati può portare la visita medica lavoro?

Cerchiamo di fare chiarezza su questo importante momento della vita aziendale, nella consapevolezza che ciò potrà essere di utilità soprattutto a coloro che stanno per entrare in azienda o sono assunti da poco tempo.

Visita medica lavoro: cosa consiste?

In cosa consiste la visita medica lavoro? Cominciamo con il dire che essa rientra tra i pieni diritti del lavoratore, al fine di garantirne la massima protezione nell’espletamento delle proprie funzioni operative.

Essa rappresenta altresì un obbligo a cui il lavoratore deve sottostare al fine di verificare la congruità con le mansioni assegnate. Quindi nessuno si può esimere da tale controllo.

La visita del medico del lavoro, professionista incaricato dal datore di lavoro, rappresenta un momento importante anche perché permette l’elaborazione della cartella sanitaria complessiva del lavoratore.

Nel momento dell’appuntamento per la visita, infatti, il lavoratore ha l’obbligo di far conoscere all’azienda tutte le proprie cartelle mediche eventualmente rilasciate da altri medici che attestino problemi di qualsiasi natura.

Infatti durante la visita medica lavoro, il medico competente deve avere il quadro completo sullo stato di salute del dipendente, in modo da inquadrare, nei termini di legge, l’idoneità a svolgere le mansioni che è chiamato a portare avanti.

La visita del “dottore del lavoro, quindi, verterà sia sullo stato attuale del lavoratore, sia sullo storico e vissuto dallo stesso.

I controlli dipenderanno anche dal grado di rischio delle attività svolte all’interno dell’impresa e potranno vertere sia su fattori fisici che su fattori psicologici.

Se necessario, il medico del lavoro potrebbe richiedere un ulteriore approfondimento da parte di uno specialista che ne attesti le piene funzionalità.

La visita avrà luogo almeno una volta all’anno ma potrà essere richiesta anche con un arco temporale più breve a seguito di modifiche delle condizioni preesistenti.

Visita Medica Lavoro in cosa consiste

Chi paga la visita medica lavoro?

Il Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D.Lgs. 81/08) stabilisce che la visita medica lavoro rappresenta un diritto del lavoratore.

Proprio per questo i costi e le spese che ne derivano sono a totale carico dell’impresa.

D’altro canto essa rappresenta anche una forma di tutela legale per l’imprenditore, il quale ottiene la certificazione della idoneità a far svolgere una determinata mansione al proprio dipendente.

Infatti, in caso di problemi o incidenti o situazioni negative che potrebbero accadere al lavoratore, la giustizia farà riferimento in primo luogo alle cartelle sanitarie ed al piano di sorveglianza sanitaria messo in campo dall’impresa con il supporto del medico competente.

Quindi è normale che il costo della visita DEVE essere a carico dell’azienda.

Se necessario, il medico del lavoro potrebbe richiedere un ulteriore approfondimento da parte di uno specialista che ne attesti le piene funzionalità.

La visita avrà luogo almeno una volta all’anno ma potrà essere richiesta anche con un arco temporale più breve a seguito di modifiche delle condizioni preesistenti.

Visita medica lavoro preassuntiva

Prima dell’inserimento all’interno di uno dei settori aziendali, il lavoratore dovrà sottoporsi alla visita medica preassuntiva.

Tale visita permette di certificare l’effettiva possibilità che il nuovo dipendente può essere incaricato del ruolo previsto.

Soprattutto per le attività più a rischio, il medico competente deve approfondire lo stato di salute della “new entry” e firmarne l’idoneità.

Nella valutazione si constatano tutti gli aspetti legati alla mansione: ripetitività, operatività, forza fisica necessaria, possibili cause psico-fisiche ostative, ecc…

Solo al termine del controllo il medico firmerà la cartella sanitaria indicando l’idoneità totale o parziale al lavoro, facendo di fatto partire il contratto di lavoro sottoscritto.

Visita di controllo periodica

Almeno una volta all’anno il lavoratore viene chiamato dal medico competente del lavoro per sottoporsi a visita di controllo.

Si tratta di un periodo di tempo stabilito dalla legge come minimo. Questo significa che il piano di sorveglianza sanitaria potrebbe prevedere ulteriori appuntamento periodici durante l’anno.

Se le attività che svolge l’azienda o lo stato di salute del lavoratore non hanno subito variazioni durante il periodo che intercorre tra una visita e l’altra, la questione si risolverà in pochi minuti.

Se, invece, sono accaduti dei fatti rilevanti il medico del lavoro dovrà preoccuparsi di fare gli opportuni accertamenti ed eventualmente modificare la cartella sanitaria in considerazione delle novità.

Il dipendente avrà comunque l’obbligo di segnalare eventuali problematiche o accertamenti che attestino un cambiamento del proprio stato di salute, anche attraverso referti medici rilasciati da altri professionisti o dal proprio medico di famiglia.

Visita aggiuntiva richiesta dal lavoratore

La persona dipendente dell’azienda che subisce delle modifiche nel proprio stato di salute, anche se non ancora completamente certificate da medici specialisti, ha diritto a richiedere una ulteriore visita medica lavoro.

Tale diritto si accompagna con una motivazione, generica o circoscritta, che impedisce di svolgere, totalmente o in parte, la propria funzione in maniera ottimale.

La motivazione può derivare sia da circostanze legate alla incolumità fisica, che a situazioni di tipo psicologico.

Infatti la normativa in merito alle condizioni nei luoghi di lavoro sottolinea che anche gli aspetti psicologici possono influire negativamente sulla serenità del lavoratore, al punto da limitarlo nelle sue funzioni.

Tra queste vi sono anche tutte le menomazioni dovute a stress, condizionamenti di vario genere, mobbing, pressioni indebite, minacce, insulti, ecc…

La visita aggiuntiva richiesta dal lavoratore potrebbe dipendere anche da un cambio di funzioni o mansioni proposte al dipendente dal datore di lavoro. Modificando le sue attività, infatti, il lavoratore potrebbe incorrere in rischi non preventivati, per i quali occorre ristabilire l’adeguata idoneità.

Visita di idoneità per il ritorno al lavoro

Se un lavoratore rimane a casa per malattia, al suo ritorno dovrà essere prevista una visita medica lavoro di controllo dell’avvenuto ripristino delle piene funzionalità.

Infatti, a prescindere dalle volontà del dipendente, la visita di idoneità per il ritorno al lavoro permette al medico competente di accertare la piena funzionalità operativa del lavoratore, attraverso una certificazione da indicare anche nella cartella sanitaria.

In questa maniera sia il titolare dell’impresa che il prestatore d’opera saranno garantiti da tutti i punti di vista, nell’ottica di protezione e sicurezza reciproca.

Visita per presenza di rischio ulteriore

Le evoluzioni in ambito aziendale sono sempre continuative.

Può capitare che l’impresa abbia intrapreso una attività di crescita e sviluppo verso nuovi ambiti e attività che implicano una modifica degli assetti organizzativo e del lavoro.

I soggetti coinvolti in tale percorso di sviluppo si troveranno così a svolgere altre e differenti mansioni rispetto a quello che hanno fatto finora.

Queste modifiche potrebbero apportare dei sostanziali cambiamenti operativi, al punto da modificare il grado di rischio per il lavoratore.

Per questo motivo, il dipendente coinvolto nel nuovo processo produttivo, dovrà essere sottoposto a nuova visita medica lavoro, con susseguente rilascio di apposita idoneità per le nuove funzioni e mansioni.

Conclusioni

Il medico del lavoro competente in materia di rischi per la salute svolge le visite mediche per il lavoro per la verifica di idoneità.

Tali visite rappresentano una tutela importante per datore di lavoro e dipendente. Contribuiscono, fra l’altro, a rendere più sereno l’ambiente di lavoro, in quanto sono una forma di protezione e di sicurezza.

La sorveglianza sanitaria coordinata dal medico competente diventa un elemento imprescindibile soprattutto in situazioni di oggettiva problematicità di salute, sia personale che collettiva.

Abbiamo tutti assistito a cosa questo implichi in situazioni pandemiche, ad esempio, anche se sono ritenuti casi eccezionali ed estremi.

Ma in generale effettuare una adeguata sorveglianza nel rispetto delle norme prescrittive, permette ad ogni lavoratore di poter esprimere al meglio la propria “opera” all’interno del luogo di lavoro.

Autore

Simone Pratò

dott. Simone Pratò

Specialista in medicina del lavoro - Specialista in geriatria
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2 thoughts on “Visita medica lavoro: in cosa consiste

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