La valutazione rischio incendio e le conseguenti misure di prevenzione e protezione sono parte integrante del documento di valutazione dei rischi (DVR), come previsto dall’articolo 28 del D. Lds. n° 81/2008.
La valutazione del rischio antincendio, invece, è lo strumento con cui il datore di lavoro, che detiene sempre la massima responsabilità sulla Sicurezza dei Lavoratori, analizza i rischi di incendio presenti all’interno dell’azienda e stabilisce le misure di sicurezza sul lavoro da attuare.
Andiamo a conoscere meglio cosa è un incendio e una combustione per poi andare ad analizzare come poterne valutare i rischi.
Valutazione rischio incendio: di cosa si tratta?
L’incendio è un fenomeno di combustione non controllata di materiali generici; può essere provocato da cause naturali (autocombustioni, fulmini, eruzioni vulcaniche) o per mano dell’uomo (incendio doloso).
La combustione è una reazione chimica tra un combustibile e un comburente che reagiscono in presenza di un innesco o di una sorgente di energia, con forte sviluppo di calore.
Il combustibile può essere il legno, la carta, un gas, ecc.; il comburente che interviene è l’aria o, più precisamente, l’ossigeno in essa presente.
Il rischio incendio rappresenta certamente uno dei maggiori pericoli per qualsiasi luogo di lavoro, ed una corretta attività di informazione e formazione dei lavoratori costituisce certamente il migliore presupposto per una efficace “gestione della sicurezza” in ambito aziendale.
L’azienda, fra l’altro, è anche obbligata ad organizzare dei corsi antincendio.
Criteri di Valutazione
Con il Decreto Ministeriale del 3/9/21, vengono stabiliti i criteri per la valutazione del rischio incendio nelle attività produttive e nei luoghi di lavoro, escluse le attività che si svolgono in cantieri temporanei o mobili.
I luoghi di lavoro possono essere classificati attraverso due rischi di incendio, basso e non basso.
Con il primo, la mitigazione del rischio viene conseguita attraverso i criteri del D.M. 3/9/21, attraverso il cosiddetto “mini-codice”; con il secondo, la definizione della strategia antincendio idonea viene eseguita attraverso i criteri del D.M. 3/8/15, denominato “Codice di Prevenzione Incendi”.
Il Decreto stabilisce criteri semplificati per la valutazione del rischio di incendio ed indica le misure di prevenzione, protezione e gestionali antincendio da adottare nei luoghi di lavoro a basso rischio d’incendio.
Valutazione rischio incendio basso
I luoghi di lavoro che vengono riconosciuti con un rischio incendio BASSO sono quelli ubicati in attività non soggette e non dotate di specifica regola tecnica verticale:
- Affollamento complessivo maggiore o uguale a 100 occupanti (con occupanti si intendono tutte le persone all’interno dell’azienda, qualsiasi carica esse ricoprano);
- Superficie lorda maggiore uguale di 1000 mq;
- Piani compresi tra una quota di -5 m e 24 m;
- Non si detengono o trattano materiali combustibili;
- Non si detengono o trattano materiali combustibili in quantità significative;
- Non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio.
Valutazione rischio incendio medio e alto
I luoghi di lavoro che subiscono una valutazione rischio incendio MEDIO o ALTO sono tutti quelli che non rientrano tra quelli con basso rischio.
Quindi tutte le attività che sono ricomprese in questo grado di rischio sono soggette a realizzazione di un piano specifico che preveda:
- Individuazione dei pericoli di incendio
- Descrizione del contesto in cui potrebbero scaturire
- Determinazione di quanti e chi sono gli occupanti della struttura
- Valutazione delle conseguenze dell’incendio sugli occupanti
- Individuazione delle misure preventive, al fine di evitare tali avvenimenti.
Come espresso chiaramente nel D.M. del 3/9/21, la valutazione del rischio incendio deve essere modificata o rielaborata ogni volta che si modifichi qualche processo produttivo, oppure qualche organizzazione sul lavoro.
Il costante aggiornamento delle misure di prevenzione sarà quindi obbligatorio per il datore di lavoro.
Sicuramente, per poter evitare quanto più possibile la propagazione e formazione di incendi è necessario valutare soluzioni più sicure, come per esempio, ridurre le sorgenti di innesco, utilizzare in modo corretto le attrezzature elettriche, utilizzare materiali meno pericolosi, eseguire dei processi meno pericolosi e aumentare le specifiche di produzione.
ALTRI RISCHI CONNESSI ALLA SICUREZZA IN AZIENDA
Autore
dott. Simone Pratò
Specialista in medicina del lavoro - Specialista in geriatriaSito dr. Simone Pratò