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Infortunio sul lavoro: cosa fare? Hai appena sperimentato un infortunio sul lavoro nella tua azienda, o forse hai appena aperto la tua attività e non sei sicuro di come gestire questa situazione?

Nessun problema. È del tutto normale sentirsi un po’ spaesati, specialmente se è la prima volta che si verifica un incidente. La confusione e l’ansia sono reazioni comuni, ma tranquillo, siamo qui per aiutarti.

Nel corso di questo articolo, ti accompagneremo passo dopo passo, fornendoti istruzioni chiare su come affrontare l’evento in modo sicuro e in conformità con le normative vigenti. Non solo ti indicheremo cosa devi fare per rispettare gli obblighi previsti, ma ti guideremo attraverso l’intero processo, rendendolo il più agevole possibile.

Qui troverai tutte le informazioni essenziali di cui hai bisogno, in modo che tu possa affrontare l’infortunio sul lavoro con massima competenza e tranquillità. Siamo qui per sostenerti in questo momento. E fornirti la sicurezza necessaria per gestire la situazione con successo.

T3 Infortunio sul lavoro cosa fare la guida definitiva per il datore di lavoro - Datore di Lavoro

Infortunio sul lavoro: cosa fare per essere in regola?

Per rispondere a questa domanda, è essenziale comprendere le normative che regolamentano gli infortuni sul lavoro. La legge di riferimento è il Decreto 81/08, che chiarisce, in ogni suo punto, i corretti comportamenti da tenere per garantire una buona sicurezza in azienda.

Ricorda sempre che in caso di infortunio sul lavoro già verificatosi, il datore di lavoro svolge un ruolo chiave nelle procedure successive. Ora, esploriamo insieme le azioni specifiche da intraprendere in queste circostanze. Con questa guida, sarai pronto a gestire l’inaspettato con competenza e in conformità alle normative vigenti per la sicurezza sul lavoro.

Gestione Infortuni sul Lavoro: I Ruoli del Datore di Lavoro e degli UPG

Nel delicato scenario di un infortunio sul lavoro, il datore di lavoro svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle fasi successive all’incidente. Infatti, quando le Forze dell’Ordine intervengono, la collaborazione attiva è indispensabile.

Una volta chiamato il 112 per richiedere soccorsi, il centralino informerà i Carabinieri e il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ASL territoriale.

Oltre all’assistenza dell’ambulanza, arriveranno in azienda anche gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria (UPG) dell’ASL associata al tuo territorio.

Chi sono gli UPG? Sono medici o tecnici della prevenzione che lavorano nelle ASL e che hanno ricevuto la qualifica dal prefetto. Queste figure hanno il dovere di effettuare i rilievi e di raccogliere prove e testimonianze sul luogo dell’incidente. Il loro compito è infatti quello di ricostruire i dettagli dell’infortunio e definire le responsabilità penali o civili.

Il datore di lavoro, in stretta sinergia con gli UPG, è responsabile di fornire tutta la cooperazione necessaria. Ciò include l’assistenza nella raccolta di prove, testimonianze e dati rilevanti per una corretta ricostruzione degli eventi.

Da segnalare che l’integrazione a carico dell’azienda è soggetta sia a contributi INPS che a tassazione IRPEF.

Comunicazione o denuncia di infortunio INAIL: come funziona?

Quando il datore di lavoro viene a conoscenza dell’infortunio deve subito avvertire l’INAIL attraverso o una comunicazione o una denuncia.

Secondo l’art.53 del T.U., l’imprenditore deve comunicare con l’INAIL dopo che il lavoratore lo ha avvisato e ha consegnato il certificato medico.

Sul certificato troverai tutte le informazioni necessarie per effettuare un corretto invio della denuncia o comunicazione di infortunio. Infatti, sarà presente il numero identificativo del certificato, la data di rilascio e i giorni di prognosi più alcune informazioni fondamentali all’avvio delle pratiche.

Due informazioni importanti per inoltrare le pratiche all’INAIL

Ci sono due particolari aspetti da considerare quando devi comunicare all’INAIL l’infortunio avvenuto.

Prima di tutto, dal 1° luglio del 2013, la denuncia o comunicazione di infortunio deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica.

Secondo, la sede dell’INAIL a cui fare riferimento è quella in cui l’infortunato ha stabilito il proprio domicilio. Per maggiori informazioni su questo puoi leggere la circolare INAIL n. 54 del 24 agosto 2004.

All’INAIL devi mandare una “Comunicazione” o una “Denuncia”? Scopriamolo subito.

I due casi si differenziano per due aspetti molto importanti:

  1. L’entità dell’infortunio appena accaduto,
  2. La prognosi del medico.

A seconda dell’entità dei due fattori dovrai inviare all’INAIL o una semplice comunicazione oppure una denuncia.

Quando inviare una comunicazione di infortunio all’INAIL

La sola comunicazione di infortunio deve essere inviata quando il lavoratore ha una prognosi che gli impedisce di lavorare da 1 fino a 3 giorni (in seguito all’infortunio).

A cosa serve la comunicazione? Semplicemente per informare l’INAIL e il Sinp – sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro – che è avvenuto un incidente.

Inoltre, i dati serviranno a realizzare le statistiche per il sistema informativo ed a costruire una panoramica sull’incidenza degli infortuni in Italia.

Ricordiamo che i primi 3 giorni di infortunio, chiamati periodo di carenza, sono a carico del datore di lavoro. Per maggiori dettagli sui costi degli infortuni ti invito a leggere questo articolo: “Quanto costano gli infortuni sul lavoro?

Quando inviare una denuncia di infortunio all’INAIL

La denuncia di infortunio deve essere inviata se la prognosi è superiore ai 3 giorni.

In questo caso la denuncia servirà a far partire le pratiche dell’INAIL per la tutela assicurativa. Il lavoratore coinvolto potrà quindi ricevere l’indennizzo previsto nel caso specifico in cui rientra.

Cosa deve contenere la denuncia di infortunio per l’INAIL?

Il modulo di denuncia dovrà contenere alcune informazioni fondamentali per fare in modo che possano partire le pratiche necessarie all’indennizzo.

Ricorda che il modulo è da inviare telematicamente direttamente dal portale dell’INAIL e lo trovi sotto il nome di: “modello 4 bis R.A.”.

Ecco i dettagli di cui hai bisogno per poter inviare correttamente la denuncia con tutte le informazioni richieste:

  • I riferimenti del certificato medico redatto dal medico che ha curato il lavoratore infortunato;
  • Tutte le generalità del lavoratore;
  • Le cause, le circostanze e il momento in cui è successo l’infortunio;
  • Se è il tuo caso, dovrai anche segnalare se ci sono state carenze nelle misure di prevenzione;
  • Il tipo di lesioni che ha riportato il dipendente coinvolto e che cosa le ha causate nello specifico;
  • E infine, le ore lavorative e lo stipendio che il lavoratore ha percepito nei 15 giorni precedenti all’infortunio.

Ora che conosci le informazioni necessarie per inviare la denuncia di infortunio all’INAIL, puoi procedere.

Ricorda di informare sempre il Medico Competente quando si verifica un infortunio sul lavoro. Il Medico Competente è infatti il tuo consulente in materia di sicurezza sul lavoro e saprà guidarti nei vari passaggi che ti attendono.

In che situazioni devi avvisare la pubblica sicurezza e la Procura della Repubblica?

In caso di un incidente sul lavoro, è importante sapere quando informare la pubblica sicurezza e la Procura della Repubblica. Semplifichiamo questo processo per una comprensione più chiara:

  1. Casi Critici: Infortuni Gravi o Fatali

Se l’infortunio causa lesioni con una prognosi superiore a 30 giorni o, nella peggiore delle ipotesi, la morte del lavoratore (vedi l’art. 54 del Testo unico 1124/1965), il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare l’incidente alle autorità di pubblica sicurezza. In questa denuncia dovrai includere tutti i dettagli e chiarimenti necessari per fare in modo che abbiano un quadro completo sull’incidente.

  1. Coinvolgimento della Procura della Repubblica

Se dall’infortunio derivano lesioni colpose, sarà la Procura della Repubblica ad intervenire.

Stessa situazione se la prognosi supera i 30 giorni. In questo caso l’INAIL avvia un’inchiesta amministrativa, inviando i risultati alla Procura.

L’azione penale può scattare su querela del lavoratore fino a una prognosi di 40 giorni, mentre è automatica per prognosi superiori ai 40 giorni e in caso di morte.

Sintetizzando, la segnalazione alle autorità è necessaria solo in situazioni gravi. Fortunatamente, il processo è stato semplificato per renderlo più efficiente. Grazie all’introduzione della denuncia telematica e alla collaborazione coordinata tra INAIL e Procura della Repubblica oggi è tutto più rapido.

Sanzione amministrativa: cosa si rischia per omessa o tardata denuncia di infortunio

Per legge hai l’obbligo di inviare comunicazione all’INAIL entro entro 48 ore, tempi che si dimezzano in caso la situazione sia grave o abbia causato la morte del dipendente.

Ora, cosa rischi se non invii in tempo tutta la documentazione? Anche in questo caso le sanzioni previste cambiano in base alla gravità dell’infortunio.

Sanzioni per la mancata denuncia

Se rientri nella casistica della “denuncia di infortunio” ci affidiamo a quello che viene scritto nell’articolo 53 del T.U. L’importo che andresti a pagare per non aver inoltrato correttamente i documenti varia dai 1.290,00 ai 7.745,00 euro.

Infatti, la stessa INAIL, ha sottolineato in una nota del 2013 quanto segue. “Ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera d), della Legge 28 dicembre 1993, n. 561, la violazione dell’art. 53 del T.U., per mancato o ritardato invio della denuncia di infortunio sul lavoro è soggetta alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro, quantificata – secondo il disposto dell’art. 1, comma 1177, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296”.

Sanzioni per la mancata comunicazione

Se invece rientriamo nella sola “comunicazione di infortunio” dobbiamo seguire la l’articolo 18, comma 1, lettera r), del decreto legislativo 81/2008.

Qui ci viene detto che, per ritardi o mancanza di comunicazione nel tempo prestabilito, si dovranno pagare determinate sanzioni.

  • Se l’infortunio provoca una prognosi di un solo giorno la sanzione prevista oscilla tra i 500€ ed i 1800€;
  • Se invece si tratta di infortuni con prognosi superiori ai tre giorni, il ritardo comporta una sanzione tra i 1.000€ e i 4.500€.

Per maggiori informazioni vedi l’articolo 55 del d. lgs. 81/2008.

 

In generale, una cosa importante da ricordare, è che le sanzioni non sono cumulabili e che, i costi di un infortunio sul lavoro sono molto più alti di una semplice sanzione.

Abolizione registro infortuni e consultazione dati nel “Cruscotto infortuni”

Dal 30 novembre 2016 l’INAIL ha scelto di semplificare le procedure a carico del datore di lavoro con l’abolizione del registro infortuni.

Per offrire uno strumento alternativo ed altrettanto valido, è stato creato quindi il “Cruscotto Infortuni” a cui puoi accedere online molto semplicemente.

Come funziona?

Per prima cosa devi accedere ai servizi online del sito INAIL con le tue credenziali. Dopodiché, in base alla posizione che ricopri, potrai accedere a determinati documenti.

Se sei un datore di lavoro o un suo delegato, puoi visualizzare tutta la documentazione riguardante l’azienda di cui sei titolare o per cui hai delega.

Se invece sei un datore di lavoro in gestione per conto dello Stato, puoi accedere a tutta la documentazione sugli infortuni avvenuti nella Pubblica Amministrazione.

Per concludere e se vuoi maggiori informazioni, cliccando qui puoi trovare una guida completa su come utilizzare facilmente il cruscotto infortuni.

Capitolo Bonus: Cosa sono i Near Miss e come comportarsi in questi casi

I “Near Miss” sono tutte quelle situazioni che hanno quasi causato un infortunio sul lavoro.

Per spiegare questi casi in modo semplice abbiamo creato un piccolo specchietto illustrativo:

Specchietto Near Miss - T3 Infortunio sul lavoro cosa fare la guida definitiva per il datore di lavoro - Datore di Lavoro

 

In questo caso non è necessario nessun obbligo formale per il datore di lavoro ma puoi scegliere di tenere traccia dei Near Miss per migliorare la sicurezza in azienda.

In questo articolo hai imparato cosa fare in caso di infortunio sul lavoro

Ricorda che ogni datore di lavoro ha il proprio consulente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nella figura del Medico Competente. 

Se sei alle prese con un infortunio, per qualsiasi dubbio puoi contattarci al nostro numero verde 800 500 505.

Ora, non ti resta che rimanere aggiornato con gli articoli che pubblichiamo per non perdere gli ultimi aggiornamenti sulla sicurezza sul lavoro.

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Autore

Simone Pratò

dott. Simone Pratò

Specialista in medicina del lavoro - Specialista in geriatria
Le nostre strisce umoristiche

SEMISERI di Sicurezza

>>> Scherzando si dice il vero! <<<
Ecco... proprio a questo pensavamo quando abbiamo realizzato una serie di strisce umoristiche sulla Sicurezza nei Luoghi di lavoro.
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